E' un attore cinematografico esperto di arti marziali. Vuole allestire il più forte gruppo di kung fu mai esistito e combattere contro Banjo per farne un film.
Dopo aver perso la guerra sii fece ibernare per circa novnt'anni al fine di poter costruire nel futoro il carro armato definitivo che userà in combattimento contro il Daitarn.
Vuole recuperare una parte dei lingotti d'oro sottratti da Banjo quando quest'ultimo fuggi da Marte.
Ha creato una macchina, la Miragola che crea un campo illusorio al fine di rinchiudervi il Daitarn per poi proiettare delle immagini olografiche di Megaborg.
Con la scusa di una spedizione archeologica al polo riesce a catturare Banjo. Il suo scopo è poi quello di recuperare un uccello preistorico simile ad uno pterodattilo, il Jurabird.
Riesce a creare un fenomeno atmosferico chiamato nebbia rossa all'interno della quale scompaiono navi ed aerei. Inoltre è in competizione con Koros in quanto ne vorrebbe prendere il posto accanto a Don Zauker.
E' il capo di una banda di teppisti chiamati berretti blu. Assieme ai suoi compagni grazie ad un particolare congegno da polso unendosi formano un Megaborg. Dopo aver combattuto contro il Daitarn, grazie a Banjo ed alla sorella Kelly capisce di essere stato solo usato dai Meganoidi e decide di lasciarli.
Ha il compito di riuscire ad utilizzare i poteri di Achilles l'imperatore di Rimus usnadoli a favore dei Meganoidi.
Ha il compito di ritrovare Minamoto, un assistente del padre di Banjo, fuggito sulla Terra e riportalo su Marte.
Ha ideato un piano al fine di dividere la Terra in due parti utilizzando delle catene alle quali sono agganciarte delle enormi lame circolari.
Le immagini presenti nel sito sono di proprieta' di chi ne detiene i diritti e sono raccolte a puro scopo illustrativo. Tutti i marchi appartengono ai legittimi proprietari. La grafica del sito appartiene a japananimerobot.com e ne e' vietata la riproduzione anche in parte degli elementi che la compongono e di tutto cio' che ne caratterizza la sua unicita'
2017 www.japananimerobot.com by Lord Sandrake